Informazioni e note pratiche scritte di cuore da una mini donna che, da sola, è andata in cerca d'amore
✍🏻 E voleva comprare un biglietto, andarsene via per un po', scrivere una lettera, spalancare la finestra dopo la pioggia, aprire un sentiero nel bosco, stupirsi delle formiche, guardare il lago increspato dal vento.
Conosciamo noi stessi solo fin dove siamo stati messi alla prova. Ve lo dico dal mio cuore sconosciuto.
( W.Szymborska ❤️)
Ce l’ho fatta e mi scuso con tutti coloro che ho fatto aspettare.
Ecco le mie note sul Cammino di Santiago, percorso Portoghese, che spero siano utili a qualcuno. Non troverete info storiche o turistiche in senso stretto. Ci sono fior fior di guide sul Cammino perfette in tal senso. Io mi sono limitata alle cose pratiche e di cuore.
A proposito di cuore, ammetto che c'è tanto ancora da raccontare e lo farò appena sarò pronta. Confidiamo prima del pensionamento.
Ora confido stia per iniziare la vostra di storia. Sarà sorprendente!
Per tutto quello che non trovate qui, scrivetemi a questo link
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CAMMINO DI SANTIAGO :: ITINERATI
I cammini possibili sono sei: Cammino Francese, Cammino del Norte, Cammino Portoghese, Via della Plata, Cammino Sanabrès, Cammino Primitivo.
Differiscono per tipologia di paesaggio, lunghezza e anche grado di difficoltà.
Penso che la scelta sia soggettiva e probabilmente sarà il cammino a scegliere voi non appena inizierete a cercare informazioni. Il consiglio è di seguire l’istinto, trovare un po’ di info utili alla scelta dell’equipaggiamento e poi definire il giusto ma non tutto...imparerete lungo il viaggio a vivere alla giornata.
CAMMINO DI SANTIAGO :: DURATA / LUNGHEZZA
Una delle prime domande che mi hanno è: quanto dura il Cammino di Santiago?
Oppure : “ho dieci giorni, quale cammino devo scegliere?”
A mio avviso scegliete il cammino come indicato sopra e poi, se i giorni sono meno del totale necessario, accorciatelo a dovere.
Potete farne solo una parte o fare dei tratti con i mezzi.
se sentite di dover fare questa esperienza, se ne sentite l’urgenza, fatela comunque anche se i giorni sono pochi. Probabilmente il prossimo anno troverete il modo di fare di più. Ma non rinuncerei solo per questo motivo. E’ comunque una grande opportunità e, se sentite di doverla fare, troverete il modo scegliendo il percorso giusto.
Non ho premesso che io non ho un passato da boy scout o da camminatrice provetta.
Ma dopo questa esperienza posso dirvi che non è vantaggioso fissare le tappe in base alla guida e non lasciare margine ad eventuali varianti che vi impone il vostro corpo o gli incontri che farete. Potete fare la miglio esperienza possibile solo se vi gustate ogni passo, le persone e i luoghi che incontrerete. Quella è la vera missione che dovreste avere.
Fissare tappe troppo lunghe, ad esempio, vi può sfiancare a tal punto da non lasciarvi nemmeno intravedere quel che incontrate lungo la via.
Quindi i chilometri giusti ogni giorno, che per me non sono mai più di venti/venticinque, e fermartevi quando ne avete voglia o quando il vostro corpo ve lo chiede. Basta poco a volte, ma vi permette di riacquistare energia e serenità.
C’è una cosa da dire in relazione al numero di giorni però. Pur essendo personale l’approccio, secondo me ci vuole del tempo per entrare a pieno in questa esperienza e godersela. E’ inevitabile perché tutti arriviamo dal caos e ce lo portiamo dentro. Per acquietare la mente ci vogliono un po’ di giorni. Almeno una settimana direi ma, ripeto, è soggettivo.
QUALE CAMMINO HO SCELTO IO
Io ho scelto il Cammino di Santiago Portoghese e sono partita da Porto. Motivo? L’oceano!! Da sempre l’acqua è il mio elemento e la vicinanza alla costa era la scelta più ovvia per l’energia di cui avevo bisogno.
La prima parte del Cammino è stata lungo l'oceano, ossia il Cammino della Costa, la secondo parte sul Cammino Central e, prima di arrivare a destinazione, ho preso la Variante Spiritual.
La scelta del Cammino Portoghese della Costa l’ho fatta due mesi prima di partire e messa in discussione tante volte a causa dei blog che mi avvertivano che il percorso era poco frequentato e a volte segnato male. Ma la paura non l'ha avuta vinta sull'istinto. Unica eccezione per il fatto che sono partita da Porto, e non da Lisbona, perché il tratto prima era sconsigliato e, il tempo a mia disposizione limitato.
Le altre varianti sono capitate. Non le avevo previste. Sono dipese dagli incontri soprattutto.
Per il ritorno, invece, ho scelto Vigo perché i voli con partenza da Santiago erano costosi e non sapevo, all'epoca, come avrei impegnato il tempo alla fine del cammino, se ne avanzavo.
DOVE DORMIRE E QUANTO COSTA IL CAMMINO DI SANTIAGO
Partiamo dagli Albergue. Non è una traduzione di alberghi, se vi fosse venuto il dubbio. Sono delle strutture specifiche del cammino e dedicate ai pellegrini. Molte sono gestite da volontari e di proprietà delle ‘parrocchia’.
Quelli pubblici o municipali non costano solitamente mai più di 6 € a notte senza colazione. Se sono ad offerta libera la prassi è di lasciare almeno 5 €. Inutile sottolineare il fatto che i contanti sono la forma di pagamento migliore, spesso l’unica accettata.
Sono puliti e organizzati bene ma non danno in dotazione lenzuola o asciugamani, al massimo un coprimaterasso e cuscino.
Problemi di orari non ce ne sono. Se non c’è una reception ti lasciano le chiavi o il codice d’accesso.
Esistono anche quelli privati che sono case o strutture simili ad un ostello. In quel caso il prezzo può variare dai 10 fino ai 25 € circa (compresa anche cena e colazione).
Il cammino portoghese è tranquillo e non ho trovato avuto mai problema a trovare posto ma potrebbe succedere visto che la regola è "chi prima arriva" e i posti sono limitati.
Non disperate però, ci sono sempre gli hotel con tariffe speciali per i pellegrini.
Più andate verso Santiago e più l’offerta cresce.
CHI SONO GLI HOSPITALERO?
Non penso sia solo una mia convinzione, ma l'hospitalero, ossia la persona che solitamente segue l’ostello e accoglie i pellegrini, fa la differenza, sempre. Sono loro ad attivare l'energia e clima positivo tra gli ospiti. Grazie a loro si crea una sorta di magia che spesso genera scambi e relazioni che durano nel tempo. Non vi sarà chiaro ora perché ve lo preciso, ma provate ad osservare questi speciali padroni di casa.
CHI SONO I PELLEGRINI?
Strano a dirsi, soprattutto se siete ben lontani dalla ricerca filo spirituale. Ma è prassi definire così chi affronta il Cammino di Santiago.
COSA E COME MANGIARE LUNGO IL CAMMINO PORTOGHESE
Il rapporto qualità/prezzo in Portogallo penso sarà una bella sorpresa anche per voi. A volte non vale veramente la pena preoccuparsi di andare a fare la spesa al supermercato. I piccoli ristoranti o bar saranno l'ideale. Parlo della cena in questo caso, perchè vi capiterà di essere arrivati a destinazione in tempo utile per una doccia e avrete la possibilità di decidere se uscire a mangiare qualcosa o fare spesa e cucinare (da soli o in compagnia) nella cucina condivisa? Spendete pochissimo in entrambi i casi. Io anche qui andrei sul ‘cosa voglio mangiare?’. Nada mas.
Una cosa che non farei a priori, è cercare per forza il ristorante che propone il "menù del pellegrino". Uno perché il prezzo, per quanto basso, è per un menù fisso. Due perché, per le mie abitudini, la quantità di questi menù è veramente eccessiva e preferisco girare a caso e scegliere un posticino ideale anche sotto altri punti di vista.
Colazione idem, forse avere dietro le cose per farla in ostello è una inutile incombenza. Mentre il pranzo va assolutamente preparato a sacco perché quel che non vi deve mai mancare, lungo il tragitto, sono le pause e il cibo.
Ho parlato del Portogallo ma sul finale sarete in Spagna. Purtroppo è già un po’ più costosa ma basta scegliere le cose giuste. L’esempio migliore è l’evergreen bocadillo che trovate al massimo a 3,5 € anche se pieno di calamari, ma ha una dimensione solitamente impegnativa, almeno il doppio del panino che trovate nei bar italiani.
IL CAMMINO DI SANTIAGO PORTOGHESE E' AFFOLLATO?
Lo sapevo in partenza, sempre grazie ai blog, ma ve lo confermo: il cammino portoghese non è così frequentato. Il vero movimento l’ho visto da Pontevedra in poi ma l’ho anche perso con gioia prendendo poi la Variante Spiritual (vedi sotto).
È abbastanza normale camminare anche una giornata intera incontrando solo uno o due pellegrini.
La sera invece, all’albergue, non si è mai soli. Ma parliamo comunque di strutture piccole, da 10–15 letti.
IL CAMMINO PORTOGHESE E' BEN SEGNALATO?
Sì, il cammino portoghese è segnato bene. Forse quello della costa pecca un po’ da questo punto di vista ma vi guideranno il mare e le passerelle. Se non vedete una freccia per troppo tempo è però probabile, soprattutto sul cammino centrale, che non ne abbiate vista una in un punto dove dovevate girare. Io tornerei indietro se fossi in voi, ma dipende sempre in che luogo vi trovate. Chiedete, chiedete, chiedete informazioni.
COPERTURA RETE E WIFI LUNGO IL CAMMINO DI SANTIAGO
E’ stata una bella sorpresa. Problemi di comunicazione assenti, soprattutto in Portogallo, perché tutti gli albergue e moltissimi bar (quasi tutti) hanno il servizio wifi. Chiedete se non è esplicitato.
Al ritorno verso Vigo Aeroporto, c’era perfino in autobus. In Spagna gli Albergue Municipali hanno questo sistema unificato un po’ complicato da configurare...ma c’è.
Per quanto riguarda comunque la copertura di rete legata al piano tariffario, verificate con il vostro operatore telefonico i costi.
FIDUCIA :: IL REGALO PIU' PREZIOSO CHE VI FARA' IL CAMMINO
Io penso di averla capita dopo qualche giorno questa cosa e vi consiglio di attivare la modalità "FIDUCIA ON" il prima possibile. Navigatori e app possono servire ma lungo il cammino vi accorgerete che arriva sempre qualcuno a darvi una mano quando serve. Che sia la signora che apre la finestra mentre passate davanti ad un incrocio e vi grida da lontano di cambiare strada perché avete preso quella sbagliata. Che sia qualcuno al quale chiedete info sul come arrivare in un luogo e vi ci accompagna di persona.
Chiedete perché è anche un ottimo modo per lasciarsi sorprendere dalle persone, dai loro consigli e talvolta dalle loro storie. Siete in un territorio che ha ospitato un numero infinito di pellegrini. Hanno l'ospitalità nel sangue.
CAMMINO DI SANTIAGO DA SOLA :: E' SICURO?
Sì, sì e sì!!! E vorrei averlo letto io questo sì perentorio su qualche blog all'epoca. Prima di partire cercavo di convincere i miei cari, ma senza prove tangibili. Il cammino è un sistema protetto nella quale la regola è la fiducia e c’è sempre qualcuno che si prende cura di te, se serve. Questo non corrisponde ad ingenuità, siamo tutte sempre in grado di fiutare il pericolo. Ma pensate inanzitutto a tenere a bada la vostra mente prevenuta che potrebbe vedere pericoli ovunque all'inizio. Poi inizierà a fidarsi e sarà una sensazione impagabile.
QUANTE PERSONE SI CONOSCONO LUNGO IL CAMMINO DI SANTIAGO?
Altra domanda classica al ritorno è stata: Quante persone hai conosciuto? Eri mai da sola?
Sì….sono stata da sola. Tenendo conto che sono partita da sola, non era una cosa che mi spaventava. Al di là del fatto che il tratto è poco frequentato, siete voi a decidere se avete voglia di incontrare qualcuno e socializzare. Nulla arriva se non lo volete.
Per me gli albergue sono stati i luoghi dove conoscere persone. Non molte, ma alcune molto importanti che resteranno nel mio cuore per sempre.
LA GIORNATA TIPO DEL PELLEGRINO CHE AFFRONTA IL CAMMINO
Bisognerebbe riscrivere le regole se prendete ad esempio il mio stile di vita da pellegrina. O meglio, questa è la riflessione a cui siamo arrivate io e la mia sorella del cammino.
Esistono gli "operai del cammino" che mettono la sveglia alle 5.30/6. Iniziano con l’andirivieni dal bagno per poi allietare il tuo sonno con un concerto di sacchetti di plastica mentre preparano lo zaino. Partono poco dopo e sono i primi ad arrivare negli albergue, spesso ancora chiusi. Arrivano di docciano e poi pisolino. Verso sera menù del pellegrino e letto.
Chiariamo subito che il mio cammino non è stato così:
-mai partita prima delle otto e mezza. Tanto era inutile fare la fila per il bagno.
-mai svegliato nessuno con i miei sacchetti, peraltro pochi, anche se ho pensato spesso di vendicarmi.
-pause tante e sono arrivata anche nel tardo pomeriggio se ne valeva la pena. Il tutto per gustarmi i luoghi dove passavo.
-mai fatto un sonnellino pomeridiano perché, con le regole di cui sopra, le energie non mancano mai. Ma ho cercato di fare tanti aperitivi.
CONGHIGLIE E PIETRE
La mia prima conchiglia l’ho raccolta a Labrouge. La prima pietra sul cammino centrale, in mezzo al bosco. Sono oggetti con un’anima che ti capitano in mano nel momento in cui serve e tu dai loro un significato. Li porti con te fino a Santiago o li prendi e li abbandoni lungo il cammino perché solo il simbolo di cose che riconosci e poi lasci andare. Dopo qualche giorno inizi ad aprire gli occhi e ti lasci sorprendere da tanti piccoli dettagli….il bello sarà poi portare questa capacità di vedere e sorprendersi anche a casa.
COME SCEGLIERE LE TAPPE DELL'ITINERARIO DEL TUO CAMMINO
Io vi dico la mia ma poi fate voi. Come anticipato sopra, per me la regola era non più di 20/25 chilometri al giorno. Nella scelta della tappa però, incideva anche la presenza o meno di un albergue. Istinto a parte, questa era l’unica verifica pratica da fare. Avendo scelto giugno e un percorso non affollato, non ho mai avuto problemi a trovare un letto. Ma potrebbe succedere e allora la soluzione è arrivare ad una tappa successiva. Se riuscite ad arrivare al massimo nel primo pomeriggio, non dovreste aver alcun problema a trovare posto.
Gli albergue municipali non sono prenotabili. Quelli privati a volte sì. Se vi tranquillizza potete procedere così. Una nota pratica importante è che, salvo rare eccezioni, non vi servirà il navigatore perché le strutture sono tutte lungo il cammino segnalato. Sicuramente quelle municipali.
Devo però segnalare un altro criterio personale: evitare le cittadine più grandi. Per me i piccoli paesetti e gli ostelli con pochi posti sono diventati la prassi. E’ quella la misura dei luoghi nei quali mi sento a mio agio.
IL CONCETTO DI DORMIRE LUNGO IL CAMMINO
Vi ho parlato degli albergue molto ben organizzati ma il vero problema di questi luoghi condivisi sono i rumori notturni. Io non pensavo fosse così alta la quantità di persone che russano in maniera brutale, ma vi assicuro che esistono e sono tanti. Le soluzioni? Tappi direi….o, tipo nel mio caso, la musica alta in cuffia fino a quando non cedi. Con il tempo ti abitui a tutto.
SCRIVERE LUNGO IL CAMMINO
Per me è diventata una necessità, non solo per gli appunti di viaggio che sto trascrivendo a voi. Ne uscirà un libro prima o poi. La quantità e qualità dei pensieri che fate ha bisogno di uscire anche in quel modO, forse per lasciarli anche un po’ andare. Insomma, un quadernetto e una penna li metterei nello zaino.
CREDENZIALE o Carta del Pellegrino
E’ fondamentale averla per accedere agli albergue. Sicuramente ai municipali e per ottenere eventuali tariffe agevolate negli altri. I timbri che fate mettere possono essere sia degli albergue che di altri bar/ristoranti convenzionati. Io mi sono limitata ad albergue e a qualche luogo significativo.
Mi hanno anche detto, durante il cammino, che per ottenere la Compostela finale, era necessario avere almeno due timbri al giorno. La mia credenziale non ce li aveva e nessuno mi ha contestato la cosa.
Cos’è la Compostela? Un certificato che attesta il vostro cammino e con il vostro nome in latino. Viene ritirato a Santiago in un luogo che troverete molto poco spirituale, ma fa parte del gioco.
Dopo tanti giorni di cammino è probabile che il caos di Santiago vi stia stretto e che la meta abbia perso importanza rispetto al viaggio.
Io ho ritirato la mia Credenziale a Vicenza, prima di partire, perché non sapevo se era facile trovare il punto dove la distribuivano a Porto. A questo link trovate i numeri di riferimento in base alla vostra zona.
So che per chi non è religioso sarà strano, ma il cammino è una rete di matrice religiosa e vi troverete sempre a confrontarvi con questo sistema. Nel mio caso mi sono recata alla messa alla mattina alle sette, ho atteso la fine e un frate ha benedetto me e la mia credenziale prima di consegnarmela. Il mio ricordo è quello di una doccia di acqua santa, molto surreale. Prendete quel che vi va di prendere da questa cosa.
Non sarà religioso ma di sicuro sarà un cammino spirituale, è inevitabile che lo sia. In qualcuna di quelle chiesette che incontrerete, sarete conquistati dall’energia che emana, al di là della vostra fede.
SCELTA GUIDA O DEI LIBRI SUL CAMMINO DI SANTIAGO
Io ho scelto questa guida qui:
Piccola, leggera, nessuna nota turistica, solo mappe e albergue/hotel. Però aveva tutti i percorsi del portoghese.
Volendo un’app come Maps.me vi permette di scaricare le mappe e averle anche offline. Grazie al Gps vi localizza e sapete sempre dove siete. Serve spazio nella memoria e wifi mentre scaricate le mappe naturalmente. I libri non li leggerei se fossi in voi, non partite con la storia di altri nella testa. Leggeteli al ritorno per rivivere quel che è stato.
PERCHE' FARE DA SOLI IL CAMMINO DI SANTIAGO
Ne ho già parlato sopra ma aggiungo due note. Partire da sola, per me, è stata una cosa naturale fin dall’inizio. Non penso ci siano delle regole. Voi sapete se e come vi va di fare questa esperienza.
Se si è da soli però è più facile non chiudersi a riccio tra lingua madre e comodità, ma viene spontaneo aprirsi verso il prossimo.
Il cammino appiana ogni differenza sociale. A tutti tocca uno zaino con non più di due magliette, due pantaloni, due mutande, due paia di calzini e poco altro, che non lasciano spazio ad evidenti differenze di status. Questo elimina etichette o preconcetti.
In uno spazio così libero da convenzioni, tu stessa ti senti non giudicata e perde importanza da dove arrivi e cosa fai o hai fatto della tua vita. Quel che vivi è la reale condivisione del qui e ora. Perché non godersi questa opportunità al 100%?
CAMMINO DI SANTIAGO PORTOGHESE
Il mio itinerario
Il cammino Portoghese ha diverse varianti possibili. La principale è il Central ma c’è anche il Litoral e quello della Costa. L’ultimo è quello che passa proprio a filo spiaggia per buona parte ed è stato da poco sistemato. Troverete infatti lunghe passerelle di legno.
Io vi indico man mano a quale percorso appartiene la tappa perché ho fatto delle varianti lungo al cammino in base ad una serie di valutazioni, segni o coincidenze che non sto qui a spiegarvi. Ma capirete.
7.6.16 Bergamo/Orio — Porto
Potete arrivare in centro con la metro. Inutile prendere il bus navetta. Al servizio informazioni vi rilasciano anche la carta ricaricabile da usare in metro (1,85 € perché siamo in zona 4).
回Io ho scelto il Tattva Design, ostello molto comodo al centro, di fronte alla Catedral. Nuovo, pulito, organizzato, €19 a notte con colazione a buffet. Forse, dovendo scegliere ora, opterei per un albergue dedicato ai pellegrini già la prima sera. L’energia in quel tipo di strutture fa la differenza….o meglio, sono le persone che lo popolano a fare la differenza.
8.6.16 Porto — Labrouge
L’inizio vero e proprio. Inutile attraversare la città a piedi. Io ho chiesto all'aeroporto quale era il punto fino al quale potevo arrivare fino in metro per uscire dal caotico centro e prendere il Cammino de la Costa.
A me hanno indicato la fermata Maia Forum ma non ve la consiglio. Quella corretta è Matosinhos.
La prima tappa è stata Labrouge e la porto ancora nel cuore.
回 Albergue Santiago Labruge . Municipale . Una decina di posti . Offerta libera. Spiaggia a 500 metri dall’albergue con i relativi bar/ristoranti.
9.6.16 Labrouge — Povoa
La passerella di legno continua fino ad Arvore. Poi si passa per il centro città. Quando si interrompe c’è un negozio di articoli d surf. Lo si tiene sulla destra, avanti 100 mt, ponticello e dopo 20 mt si gira a sinistra ma è il punto nel quale trovate la prima freccia.
Appena intuito dove era il lungo mare la direzione è stata quella, sapendo che Povoa era sempre sulla costa. Intuizione in questo caso, anche semplice da fare direi. Ma a volte va così se vuoi gustarti la vista in una giornata di sole e allungare con qualche sosta nei chioschi fronte mare.
回 Albergue Josè de Ribamar (Av Mouzinho Albuquerque 31) . Municipale. Circa 12 posti. Offerta libera. In questo caso serve l’aiuto di qualcuno per arrivarci perché siete in centro città. Arrivate fino al casinò e poi girate a destra e nuovamente a destra per ritrovarvi nella via in questione. Il numero non è preciso ma troverete sulla destra la chiesa (che gestisce l’albergue) e a sinistra la struttura polifunzionale. Cucina attrezzata.
10.6.16 Povoa-Fao
Passata la passerella di Povoa, città turistica, si aprono degli scorci stupendi. Tratti di spiaggia libera e deserta. L’ultima parte, prima di Fao però, è in mezzo alla pineta e non così bella.
Fao non è grandissima. Molti pellegrini vanno infatti diretti ad Esposende che ha più offerta.
回 Posada do Juventudes . Ostello . Un centinaio di posti . Tariffa agevolata per i pellegrini € 9 con colazione . Piscina e altri servizi anche se ha i suoi anni e si vedono. Primo e ultimo luogo grande perché sono quelli freddi e impersonali.
11.6.16 Fao — Lugar do Corgo
Non troverete questo collegamento nella guida. E’ stata una mia decisione, forse la migliore mai presa perché mi ha portato ad incontrare una serie di persone che hanno segnato il mio cammino.
Quando ho deciso però, la mia mente ha prodotto queste motivazioni razionali: da qui in poi la spiaggia è sempre meno e il cemento sempre di più. Poi c’era il vento mi stava confondendo dentro e fuori. Non ultimo il bisogno di più frecce e il centrale è sicuramente segnato meglio.
(Per chi vuole continuare, diversamente da me, vi consiglio di non andare oltre Caminha comunque. Anche perché Caminha è collegata con Valenca da un bellissimo percorso lungo il fiume. Chi l’ha fatta me l’ha raccontata come una tappa bellissima.Quindi l’opzione è Camino de la costa fino a Caminha e poi Central)
Quindi ho preso un bus da Fao a Barcelos (a piedi non è fattibile perché tocca fare strade grandi trafficate) e da lì ho iniziato il cammino central. Niente più mare ma colline e montagna per i giorni successivi.
回Casa Fernanda . Privato . 15 posti ca — Offerta libera ma con cena inclusa . Villetta molto bella e i migliori hospitaleros del viaggio. Era segnata nella mia guida con un cuoricino e se ne merita tre. Ci ha preparato delle fritelle di pesce e offerto vino fatto da loro per poi finire a cena tutti assieme nella loro enorme cucina con immancabile finale con chitarra e canti. Io l’unica italiana. Non so se il mio giudizio sia deviato dalle persone splendide che ho incontrato lì. Mi direte.
12.6.16 Lugar do Corgo — Ponte de Lima
Tappa breve ma vincolata anche dal fatto che quando arrivo inizia a piovere….vabbò, sarà un segno.
La cittadina è molto bella e molto popolata, pur restando coccola.
回* Albergue Casa do Arnado . Municipale . 60 posti ca . 5 euro . L’albergue municipal è molto bello e nuovo all’ultimo piano di uno stabile che guarda verso il ponte.
13.6.16 Ponte de Lima — Rubiaes
Tappa impegnativa rispetto alle precedenti che arriva a 400 mt circa con una parte intermedia molto ripida e un po’ pericolosa, soprattutto se la affrontate, come è successo a me, con la pioggia.
Ma è anche stupenda perché il bosco vi conquisterà. Ve lo dice una che si è persa lì per la prima volta. Ma quando ho ritrovato la via e sono uscita dal bosco ho trovato il Roulotte Bar e le sue omelette. Vi ci dovete fermare!
回Albergue Privato Casa O Ninho . 16 posti ca . 12 euro mi sembra . Servizio the e caffè open. Ristorante per i pellegrini a 100 mt e market a 500 ca. Anche questo con il cuoricino sulla mia guida. Anche qui villetta molto bella all’interno della quale hanno ricavato vari posti letto. E’ lungo il cammino ma non tra i primissimi che trovate.
14.6.16 Rubiaes — Pacos
Tappa breve causa incontro con un grande amico che sta facendo il cammino al contrario. Quindi non so se fa testo per voi ma vi segnalo comunque anche questa tappa.
回* Albergue Privato Quinda Estrada Romana . 18 posti circa . 25 € cena e varie comprese. Nuovo e molto bello. Anche qui parliamo di una villetta/casolare adattato ad albergue. E’ un posto con una strana energia, per questo non me la sentirei di consigliarvelo. Anche se per me è stato comunque importante.
15.6.16 Pacos — Tui
Chi mi ha seguito sa già quanto è stata magica questa tappa. Tui è anche la città nella quale, sul ponte che la precede, è segnato il confine tra Spagna e Portogallo. La cosa simpatica tra la tappa di ieri e quella di oggi, essendo a cavallo del fuso orario, è che l’ora è diventata un’opinione perché il telefono si riallinea random a seconda della posizione.
回Tuihostel . Albergue Privato . 30 posti ma in camere da 4. 10 € . Tra i primi nei quali vedo stanze prenotate. Molto bello e nuovo.
回Vi segnalo anche un passaggio obbligatorio: Ideas Peregrinas. Un bar ristorantino delizioso gestito da due sorelle splendide con tante cose buone.
16.6.16 Tui — Mos
Il consiglio, grazie alle sorelle di Idea Peregrinas, è di prendere una variante per evitare il percorso che ti fa attraversare la periferia e il centro pieno di asfalto di Porrino. La variante è ca un km dopo il Ponte das Febres, è una piccola stradina sulla sinistra. Mos invece è un piccolo paesino di montagna coccolo.
回Casa Blanca . Albergue Municipal. 16 posti . 6 € . Gestito dalla signora del bar di fronte. Molto freddo e impersonale. Ma nel complesso il piccolo centro compensa.
17.6.16 Mos — Arcade
Il percorso è molto bello anche se l’inizio è un po’ impegnativo. Il bosco prima e il mare non appena le piante lasciano libera la vista. Il piccolo porto è perfetto per passeggiate e tramonti.
回Lar de Pepa . Albergue privato . 28 posti . 10 €. Delizioso. A me è capitata la stanza con veranda vista mare e non vi dico la gioia. Di sopra ha una sala comune / veranda grande e fantastica con vista lago, ma anche con giradischi e giochi. L’hospitalero è gentilissimo e disponibile. E’ lui che mi parla delle Islas Cies Parque Natural. Lui accompagna spesso gli ospiti fino a Vigo dove si prende il battello che porta alle isole. Niente alberghi. Adata e ritorno in giornata o campeggio. Era tra le possibili mete ma alla fine ho scelto diversamente.
18.6.16 Arcade — Pontevedra
Ultima tappa del Camino Central perché ho aggiunto una ulteriore variante. Sapendo che da qui a Santiago l’asfalto è tanto, ho deciso di prendere la Variante Spiritual che ritorna lungo la costa. Il nome è legato a tutta una serie di riferimenti religiosi ma, per quanto mi riguarda, soprattutto la prima parte, è così bella da meritare quel nome.
Pontevedra è molto bella. Essendo sull'ultimo tratto prima di Santiago, è molto più popolata di pellegrini. Per ottenere la Compostela, infatti, basterebbero 100 km e molte persone iniziano il cammino in questi punti vicini alla meta.
回La Virgen Peregrina . Municipal . 60 posti . 6 € . E’ a Peregrino, periferia di Pontevedra. Ma si raggiunge la città a piedi in 15 minuti.
19.6.16 Potevedra — Armenteria
Si esce da Pontevedra continuando sul cammino portoghese. Dopo un’oretta scarsa di cammino (conta chilometri non presente nel mio kit di sopravvivenza), si costeggia il muro di sostegno sopra al quale passa la ferrovia. Arrivate ad un bivio, a destra il sottopassaggio che vi condurrebbe verso il cammino centrale, a sinistra la variante spiritual, ma è segnata bene.
Da lì in poi cambiano le frecce ma è ben segnato. Passerete in mezzo ai boschi e salirete un bel po’ di altitudine facendo un bel po’ di fatica. Ma sono luoghi stupendi. Ne vale assolutamente la pena.
All’inizio incrociate Poio e soprattutto Combarro, una cittadina con una energia molto particolare….un caso che fosse un tempo il regno dei maghi e delle streghe.
Armenteria, all’arrivo, è un piccolo paese con due bar, un monastero, un albergue e qualche casa. La pace e la bellezza. Vi indico sotto i riferimenti dell’albergue ma c’è anche la possibilità, se vi accettano, di fermarsi a dormine dalle suore del monastero. Il contributo è di euro 25 e avrete una stanza singola, la cena, la colazione e la possibilità di seguire tutti i rituali della loro giornata. Il monastreo de Armenteria ha anche un sito web se cercate info.
回Albergue Municipal Armenteria . 20 posti ca. 6 € . Nuovo. On line citavano solo la protezione civile come alloggio ma, nel frattempo hanno attivato questo albergue.
Se vi va di fermarvi a Combarro fate una tappa al Chil Out, bar ristorantino con una location perfetta. Fidatevi!
20.6.16 Armenteria — Villanova
Quando si lascia Armenteria il percorso è così magico e bello da accompagnarti dolcemente lontano da quel luogo splendido. Non sarà tutto così fino a Villanova. Nel mio caso è stata la giornata più calda e di conseguenza infinita, forse anche perché abbiamo infranto la regola ‘mai sforare i 20 km’!! Villanova è sul mare anche se non è tra le più belle spiagge di sempre. Ma c’è il porto e le barche a vela….per me sono sufficienti a farle guadagnare punti.
回Albergue Municipal Villanova . Saranno ca 40 posti . 12 € mi sembra ma non ne sono sicura. La motivazione è legata al fatto che , all’arrivo, vi propongono di acquistare anche il biglietto per la barca per il giorno dopo. Avrete infatti la possibilità di prendere questo passaggio via mare fino a Padron per € 19 oppure andarci a piedi. Io ho scelto barca e poi continuato a piedi oltre Padron.
L’hospitalero famoso di Arcade ci aveva raccontato che questo servizio, essendo della protezione civile, non dovrebbe avere questo costo, forse dovrebbe essere gratis. Ma in realtà se ne approfittano un po’. Noi non abbiamo indagato, ma magari ci sono soluzioni diverse. Diciamo che è stata anche la prima volta che, visto che la partenza era fissata per le 15 del pomeriggio, niente sveglia e tutto con calma. Una gran bella novità.
Loro sono sempre informati sul numero di pellegrini che partono da Armenteria. Ci hanno infatti aspettato sul ponte, il primo che trovate subito dopo aver percorso tutto il lungomare.
Se non trovate l’omino ad attendervi, sappiate che dopo il ponte dovete girare a destra e andare dritti per ca 700 mt. Il numero di riferimento è +34 616608076.
21.6.16 Villanova — Teo
Come accennato sopra, barca fino a Padron e poi a piedi per una decina di kilometri fino a Teo. La scelta è stata fatta per essere più vicini a Santiago ed evitare una tappa eccessiva il giorno dopo.
Me l’aspettavo molto meno bello, avendo chiara la quantità di asfalto. Invece è comunque molto carino.
回Xunta . Municipal. 20 posti ca. 6 euro. Una sorta di baita di montagna, nuova. In mezzo al verde con il fiume che ci passa di fianco. Poco popolata, come ultimo grandioso dettaglio.
22.6.16 Teo — Santiago
Ultima tappa….mette quasi tristezza anche se nessuno di noi tre terminerà realmente il suo viaggio dopo Santiago. Perché quando ci si arriva vicino, non è la meta l’obbiettivo principale.
Lungo questo tratto poi, noi abbiamo trovato la vera Santiago che per noi è stata la Capilla de Santa Maria Magdalena (Milladoiro). Attirati da questo luogo che è stato per noi molto importante.
Sono passata al noi perché, da Armenteria in poi, eravamo in tre, tre fratelli del cammino direi, per essere più precisa.
Quindi Santiago, città caotica e turistica che un po’ ti disturba perché non ritrovi il clima del cammino. Ma dopo il trauma iniziale è innegabile che le persone che arrivano lì con così tanta energia, la rendono speciale. Non vi segnalo il dove dormire e decidete voi se prenotare o meno.
Noi non l’abbiamo fatto e abbiamo colto al volo una delle proposte che ci hanno fatto mentre eravamo nella piazza principale. Ci andava bene anche una stanza per tre/quattro persone ma con lenzuola e asciugamani freschi di pulito finalmente. Ci sono proposte per tutti i tipi. Dall’albergue ad un km dalla città, ai b&b come il nostro fino agli hotel. Fate voi e se non andate in pieno agosto, si trova sempre qualcosa anche senza prenotare.
Nota per chi incrocia, come noi, il 23 notte: c’è la vigilia della festa di San Joan. In tutte le zone costiere i fuochi d’artificio sono la prassi. A Santiago c’era musica in tutta la città e il rito del falò in un punto centrale della città. Fuoco attorno al quale si sono radunate centinaia di persone che, a turno, prendevano la rincorsa per oltrepassarlo saltando oppure lanciavano cose per bruciarle. Riti di una notte d’estate.
Quindi dedurrete che ci siamo fermati due notti a Santiago per poi salutarci in definitiva, almeno per ora.
24.6.16 Santiago — Finisterre
Per me il viaggio a piedi è finito a Santiago. Sono arrivata in bus a Finisterre perché volevo sfruttare i miei ultimi giorni per sedimentare tutte le emozioni accumulate. In realtà ho camminato tanto anche lì per arrivare al Faro più di una volta, ma anche alle spiagge e al porto. Non ci si ferma così facilmente. Diciamo che per tre giorni non ho dovuto fare lo zaino o mettere per forza le scarpe da ginnastica.
Finistrerre è magica e molte persone fanno fatica ad andarsene. L’oceano è il colpevole numero uno.
回Io mi sono fermata all’Oceanus. Un albergue privato molto bello anche perché nuovissimo. Comodo alle spiagge peraltro. 12 euro e circa 40 posti. Però ce ne sono tanti altri. Quello municipale è a € 6 ma avrete accesso solo se avete fatto il percorso da Santiago a piedi.
回Vi segnalo due posticini dove fare tappa. Sono entrambi lungo la via che sale dal porto verso il faro.
Il primo è il Galeria, una birreria caffè piena di cianfrusaglie frequentata anche da gente del posto. A me è piaciuto tanto forse anche perché è il luogo perfetto dove scrivere davanti ad un tè o un caffè. Il secondo si chiama Etel&Pan ed è un ristorantino che sforna hamburger di carne e veg originali e buonissimi, oltre a essere molto bello, soprattutto al piano di sopra.
DO e DON’T
CHE SCARPE SCEGLIERE PER IL CAMMINO DI SANTIAGO?
Sicuramente vanno scelte per tempo e rodate. Nulla che sia appena uscito dalla scatola.
Se cliccate su questo link nel quale, sul finale, trovate informazioni dettagliate:
Io ho scelto una scarpa da running molto ammortizzata. Era quello di cui aveva bisogno la mia schiena e mi evitava anche di sudare tanto visto che era traspirante.
Il consiglio fondamentale, qualsiasi sia il modello, è di togliere le scarpe spesso. Le vesciche proliferano nell’umidità. Era un must delle pause.
Io ho aggiunto un dettaglio, sapendo di avere un calcagno facile all’irritazione. Ho acquistato una guaina/calzino che protegge il piede ed è stata miracolosa. Li uso ancora adesso quando mi capita di acquistare delle scarpe nuove che devono ammorbidirsi.
In aggiunta avevo portato con me anche delle guaine mono dito che sono risultate comunque utili. Link sempre sotto:
CHE ZAINO SCEGLIERE PER IL CAMMINO DI SANTIAGO?
Lo zaino dovrebbe essere non più del 10% del vostro peso. Quindi uno zaino da 40/60 lt da trekking è sufficiente. Deve essere provvisto di tutte le cinghie necessarie per poterlo regolare al meglio sulla schiena e distribuire il peso. Il consiglio è quello di acquistarlo in un negozio e provarlo, magari caricandoci anche del peso. Chiedete al rivenditore di insegnarvi a regolarlo al meglio. Sarà fondamentale per la vostra schiena ma, di conseguenza, anche per il benessere di caviglie e piedi.
Super utili poi, tutti i tasconi esterni ed interni che vi permettono di avere tutto a portata di mano e organizzato. Sarà la vostra casa itinerante e svuotarla ogni volta per cercare una cosa qualsiasi non è fattibile.
Per il volo verificate se è possibile portarlo come bagaglio a mano. Io non lo imbarcherei visto l'importanza che avrà da quando scenderete dall'aereo.
USARE LE RACCHETTE PER FARE IL CAMMINO?
Niente racchette per me. So che erano difficili da imbarcare e mi sembravano un ulteriore pensiero. Non nego che possano aiutare ma non fanno per me. Forse la prossima volta.
Vi lascio qualche foto che spero possa farvi pregustare la bellezza dei luoghi che incontrerete.
Buon cammino e aspetto i vostri messaggi al ritorno!
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